I fondi hedge, nonostante una reputazione fino a qualche anno fa di fondi speculativi, hanno con il tempo conquistato una posizione significativa nella scena dell’asset management. Attualmente gestiscono il denaro affidato loro dagli investitori con obiettivi e tecniche decisamente eterogenei, circostanza che produce anche effetti positivi. La presenza di diversi attori e diverse strategie di investimento rende infatti il mercato più efficiente e meno volatile: se tutti i risparmi fossero investiti con la stessa strategia compratori e venditori si concentrerebbero allo stesso momento sugli stessi strumenti finanziari, creando oscillazioni di prezzo molto maggiori. E' anche vero che alcuni casi eclatanti (e in qualche misura ingigantiti dai media) hanno prodotto tra i non addetti ai lavori una percezione negativa nei confronti dei fondi hedge, ma la loro genesi è distante anni luce da questi eventi.
L'obiettivo di realizzare rendimenti elevati poteva essere perseguito nell'idea di Jones acquistando titoli azionari ritenuti sottovalutati (o comunque destinati ad apprezzarsi) e vendendo allo scoperto (short selling) titoli dalle caratteristiche opposte, ovvero sopravvalutati (o comunque destinati a deprezzarsi). Jones sceglieva con cura i titoli su cui puntare, in modo tale da massimizzare il suo potenziale di guadagno: ricercava infatti le società con i prezzi più bassi ma con le potenzialità più alte. In questo modo l'esposizione del portafoglio risultava immunizzata rispetto all'andamento del mercato: il rendimento non era quindi in balìa del succedersi dei periodi "toro" e "orso" ma dipendeva esclusivamente dalla qualità della scelta dei titoli (stock selection o stock picking). Per ottenere rendimenti elevati Jones sfruttava invece la leva finanziaria (leverage
), ovvero investiva capitali superiori alla dotazione del fondo utilizzando denaro preso in prestito. Grazie all'utilizzo di questa tecnica, Jones era in grado di creare un rendimento maggiore rispetto a quello che avrebbe ottenuto investendo solo in titoli sottovalutati e sopravvalutati.
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