L'inflazione e dei suoi effetti ne abbiamo già parlato in questo articolo.
Oggi, però, portiamo un esempio pratico di come il rapporto ''Prezzo/Consumo'' e ''Prezzo/Prodotto'' sia cambiato notevolmente anche sotto gli occhi di tutti i consumatori del panino più famoso al mondo.
Il primo panino del McDonald's aprì nel 1954. Offriva un servizio rapido e poco costoso: non a caso è considerato l'iniziatore della ristorazione Fast Food. Un panino con hamburger costava solo 0.15 dollari; 0.25 con le patatine fritte. Nel 2010 lo stesso panino in un tipico ristorante McDonald's costava 6 volte tanto: circa 0.90 dollari.
Ma cosa ha portato questo repentino cambiamento di prezzi? Una diversa Business Unit ha preso il controllo sovrano? La risposta è ovviamente no.
Rispetto ad altri beni di consumo, un panino con hamburger è oggi meno costoso che nel 1954. rispetto ad allora i prezzi degli hamburger sono aumentati circa 6 volte tanto; ma l'indice dei prezzi al consumo, la misura più comunemente usata per valutare il costo della vita, nel 2010 era 8.2 tanto alto quanto quello del 1954.
La questione da trattare dovrebbe riferirsi ai vari boom economici, globalizzazione, studio della finanze statali e distribuzioni di reddito. Quello sul quale, però, dobbiamo concentrarci è proprio il reddito. Se pensiamo che nel 1954, un reddito annuo netto pari 10.000 era probabilmente appartenente al ceto medio, oggi 10.000 dollari mensili sono addirittura pochi se si fa riferimento all'IPC attuale e ai panieri in esso contenuti. Se cresce il valore dei beni, il valore della valuta (dollaro) ovviamente diminuisce, proprio come il potere d'acquisto del consumatore.
In Italia, oggi, ci si domanda come mai la distribuzione dei redditi in Italia sia disomogenea, con forte ricchezza al nord e poca al centro-sud Italia: una remunerazione mensile di 5.000 euro, sarebbero certamente ''molti'' nel mezzogiorno italiano, ma ''abbastanza-sufficienti'' se si considera il costo della vita (esempio del panino del Mc) al nord.
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