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Crisi Economica in Cina: la Recessione e la Minaccia della Deflazione

 

Fonte: ANSA
 L'ultimo bollettino di mercato settimanale della Cina ha registrato un abbassamento inquietante dei prezzi: un bear market che ha allertato l'economia mondiale. Un abbassamento di circa quattro punti e mezzo della produzione aggregata ha evidenziato un ''gap recessivo'' che potrebbe far sfociare la Cina in una trappola di liquidità come la sua vicina Giappone nel 2009. 

Ma cos'è la deflazione e perché essa è temuta tanto quanto l'inflazione?


        Nell'economia globale, l'inflazione è considerata un fenomeno noto e temuto. Tuttavia, ci sono situazioni in cui l'economia può affrontare una minaccia opposta: la deflazione. Questo fenomeno, caratterizzato da una perdita di valore della moneta e una prospettiva di calo dei prezzi nel tempo, può generare stalli nell'economia. In questo articolo, esploreremo come la deflazione influisce sull'economia e come può creare una trappola delle liquidità, limitando le politiche monetarie e fiscali convenzionali. 

        Secondo l'effetto Fischer, quando i tassi di interesse nominali diminuiscono, in termini reali, i debitori subiscono perdite mentre i creditori si arricchiscono. Tuttavia, quando l'economia affronta il rischio di deflazione, i debitori possono essere impauriti dai futuri cali dei prezzi e tendono a ritardare gli acquisti. Ciò può portare a una diminuzione della moneta circolante, poiché i consumatori preferiscono attendere per acquistare beni che potrebbero costare meno in futuro e di conseguenza la domanda aggregata subisce una traslazione negativa.

 La trappola delle liquidità. di cui si faceva riferimento in antitesi, si verifica quando i creditori si trovano in uno stallo a causa dell'incertezza dei debitori e della mancanza di circolazione monetaria. Questo fenomeno è particolarmente evidente nei paesi che hanno sperimentato la deflazione, come il Giappone. In questa situazione, le politiche monetarie convenzionali, come la riduzione dei tassi di interesse, diventano inefficaci perché non è possibile portare i tassi a valori negativi. La politica di tassi di interesse a zero (ZIRP) può avere dei limiti quando i tassi di inflazione attesi sono bassi, rendendo difficile stimolare la domanda aggregata. 

Fonte: OkPedia
Durante l'era post covid, i telegiornali hanno parlato notevolmente del così detto ''aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali''. Macroeconomicamente, il rialzo dei tassi di interesse agisce su tre elementi fondamentali invero i
tasso di sconto, riserve bancari
e e prestiti/investimenti nei mercati: più sono alti i tassi di interesse meno moneta circolerà e più i prezzi diminuiranno nel lungo periodo. Viceversa, l'abbassamento dei tassi di interesse provoca una circolazione maggiore di denaro e uno stimolo alla domanda aggregata. Ma questa diminuzione dei tassi non sempre è possibile. Se avremo già una economia depressa con tassi di interesse bassi, un ulteriore abbassamento porterebbe questi ultimi allo 0 o addirittura negativi, cosa impossibile in una economia. 

 Per affrontare la minaccia della deflazione, le banche centrali, come la Federal Reserve (FED) e la Banca Centrale Europea (BCE), mantengono l'inflation targeting intorno al 2%. Questo significa che cercano di mantenere un livello di inflazione moderata per evitare sia l'inflazione eccessiva che la deflazione. Mantenendo l'inflazione a un livello controllato, si cerca di stimolare la domanda aggregata e sostenere l'economia. 

 -Conclusioni

La Cina ha già avviato un politica monetaria espansiva con un abbassamento dei tassi di interesse ed una traslazione dell'offerta moneta positiva, cercando di frenare la minaccia della deflazione e il galoppante abbassamento dei prezzi. Nel lungo periodo, ovviamente, i primi risultati saranno evidenti lasciando sperare ad un contenimento della deflazione solo nei mercati Cinesi nonostante un arresto registrato dell'inflazione core nell'eurozona.
    Sarà sicuramente interessante capire come si comporterà l'Europa e la FED per arginare una inversione di marcia nell'economia mondiale.Crisi

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